Uno degli argomenti che più affascinano coloro che non sono esperti in materia di microbioma intestinale è l’enorme potenziale teraputico che è contenuto nei trapianti di microbioma (Fecal Microbiota Transplants).

La scoperta dell’importanza del microbioma per la salute dell’uomo, e la pubblicazione nel corso degli anni di alcuni studi estremamente promettenti sull’utilizzo di questa strategia terapeutica in alcune gravi patologie infiammatorie, hanno scatenato l’aspettativa che un FMT potesse essere di fatto utilizzato per trattare pressochè ogni patologia grazie ad un reset della flora microbica intestinale.

Se da un lato questa è un’interessante ipotesi di ricerca, è importante sapere che dal punto di vista clinico siamo ancora molto (ma molto) lontani da risultati di questo genere.

Un esempio tra tutti può essere quello dell’utilizzo del FMT per il trattamento dell’obesità, una patologia che si è visto essere collegata a determinate disbiosi intestinali.

Una ricerca pubblicata su JAMA lo scorso anno ci aiuta a rimettere l’argomento nella giusta prospettiva. Il risultato ci dice infatti che un FMT, quando non sia associato ad una modifica dello stile di vita, non serve a gran che per combattere l’obesità nemmeno in soggetti giovanissimi. Quindi, per ora, niente miracoli…