Up and running, come dicono gli americani. E da circa un mese. Mi riferisco al nuovo protocollo testistico che, tracciando il DNA di tutti i mocrorganismi presenti in un campione di feci ci permette di tracciare con precisione ogni forma di vita ivi presente, con l’unica eccezione dei virus a RNA.
Il nuovo test, decollato in ritardo rispetto alle nostre aspettative causa COVID-19, è stato realizzato in collaborazione con il laboratorio IGAtech di Udine e con Sequentia Biotech di Barcellona, due delle realtà tecnologiche attualmente più avanzate d’Europa che hanno sostituito il laboratorio BMR Genomics che ci ha accompagnato durante i nostri primi cinque anni di attività.
La scelta di questo nuovo protocollo WGS, che sostituisce il precedente eseguito mediante metodica 16S rRNA, è stata resa necessaria dal desiderio di produrre un report più completo e dettagliato che ora include sia batteri (fino a livello di ceppo), che archea, ma anche funghi, protozoi e virus a DNA.
Il nuovo test, che ora può essere spedito anche in Francia e Svizzera, ci permette di riconquistare il primato europeo nel sequenziamento del microbioma intestinale e ci aiuterà ad ampliare ulteriormente il nostro database del microbioma intestinale italiano.