Il fatto che esiste un asse intestino-cervello non è certo una novità. Questo concetto infatti è noto da tempo.

Più innovativo, invece, è il concetto di uomo come olobionte (in pratica un organismo che possiede un ologenoma costituito dall’insieme del genoma umano e di quello dei suoi ospiti) anche per quanto riguarda il suo stato di coscienza.

La scoperta che il microbioma è necessario per la mielinizzazione della corteccia prefrontale (la parte del cervello che è responsabile delle emozioni) risale infatti al 2016. Nello stesso anno si è scoperto che il cervello degli animali cresciuti in stato di sterilità manca di integrità strutturale.

Studi ancora più recenti dimostrano che il microbioma controlla il funzionamento dell’amigdala, che è resposabile della risposta allo stress e che i batteri presenti nell’intestino controllano il comportamento sociale dei mammiferi.

Certo, tutti questi studi sono stati eseguiti sugli animali, ma ciò che sta emergendo dai risultati del nostro progetto ci permette di gettare nuova luce sulle connessioni esistenti tra microbioma e comportamento.