Nel fascicolo di luglio dell’International Journal of Molecular Sciences è stato pubblicato un articolo open access che potrebbe interessarvi. Si tratta di una review sui cosiddetti psicobiotici.
Lo scopo della review è quello di esaminare le evidenze che depongono a favore dell’importanza di determinati ceppi di probiotici nel migliorare le performances del sistema emotivo e del sistema nervoso centrale in genere.
Non si tratta di un argomento nuovo, se ne parla da tempo, ma questo articolo riesce a mettere ordine in una materia fino ad ora confusa evidenziando l’importanza della supplementazione probiotica in tutta una serie di patologie; dalla depressione, ai disturbi dello spettro autistico, alla m. di Alzheimer.
Vengono esaminati gli studi più significativi pubblicati negli ultimi anni ed enumerati i ceppi probiotici che hanno mostrato le maggiori capacità di modulare le funzioni del sistema nervoso interagendo con il nervo vago.
Tra questi può essere utile citare A. muciniphila, L. plantarum, K. pastoris, L. casei, L. paracasei. Tutti questi ceppi, infatti, hanno mostrato evidenti proprietà di modulare il sistema nervoso dei mammiferi cui sono stati somministrati.