È successo pure a noi. Gli ultimi due mesi sono stati caratterizzati da un andirivieni di sospensioni del sito causati da attacchi hackers.

Non sappiamo esattamente cosa cercassero; la cosa più facile da immaginarsi è che fossero alla ricerca di dati provenienti dai nostri test che, come potete facilmente immaginare, sono in realtà immagazzinati in un cloud con standard di sicurezza di tipo militare (ben superiori a quelli degli ospedali del SSN).

L’altra cosa che sappiamo e che questi attacchi provenivano da server bielorussi. In apparenza, almeno. I tecnici però sostengono che la provenienza dell’attacco può essere mistificata. Pertanto questa informazione non è affatto certa.

Il problema è che tutti questi tentativi di violazione dei nostri server hanno portato a ripetuti blocchi della piattaforma da parte dei gestori del sito (i fantastici ragazzi di GoDaddy, sempre pronti a darci una mano a ripartire).

Per chi non lo sapesse, non c’è nessun bisogno di hackerare i nostri server in quanto tutti i dati da noi raccolti mediante i test vengono caricati (senza ovviamente i riferimenti agli individui da cui sono stati ottenuti) su repository open access e possono essere liberamente consultati da qualsiasi ricercatore universitario interessato all’argomento.

Tutto questo per spiegarvi che, se quest’estate ci avete visto poco, non è perchè eravamo in ferie.