Questa è la linea di confine da cui si accede al meraviglioso mondo dei simbionti. Hic sunt leones!

Se sei arrivato fin qui, evidentemente qualcosa deve avertici attirato. La maggior parte dei nostri visitatori giunge a questo sito spinto dal desiderio di imparare qualcosa di nuovo a proposito della propria flora batterica. Alcuni per il timore di contrarre malattie che vorrebbero prevenire. Altri perché già ne soffrono e sono alla ricerca di una via di uscita. Altri ancora infine, si spingono fin qui per scopi didattici o di ricerca.

Sai qualcosa a proposito del microbioma? Non potendo prevedere il background dei nostri visitatori, preferiamo sempre spiegare in poche parole di cosa tratti questo sito. Con il termine microbioma si intende la somma di tutti i microrganismi che vivono stabilmente in simbiosi con l’uomo e di tutti i loro geni (per questo si chiamano i simbionti). Quando invece si parla di microbiota (la cosiddetta flora batterica) ci si riferisce semplicemente ai microrganismi in sè, senza considerarne cioè la componente genetica.

Il termine simbiosi implica un concetto di scambio (do ut des). Questo significa che i microrganismi vivono approfittando delle risorse nutiritive che trovano nel nostro corpo e in cambio ci restituiscono favori che consistono nel permetterci di usare gratuitamente per scopi metabolici alcune sostanze da loro prodotte. Una relazione di scambio che, quando tutto funziona bene, ci garantisce una salute di ferro. I nostri simbionti costituiscono infatti la migliore protezione possibile contro l’attacco da parte di batteri patogeni. Ma quando le cose si mettono male, e la nostra flora batterica si altera, allora possono verificarsi alcune tra le più famigerate malattie del progresso.

Questi microrganismi, che in pratica sono batteri, sono davvero tanti. Nel nostro corpo vi sono infatti molti più batteri (circa 100 trilioni) che non cellule umane (circa 10 trilioni). E questo si riflette anche sulla componenete genetica. Se infatti andiamo a verificare la quantità di geni umani (circa 20mila) e la confrontiamo con i geni di provenienza batterica (circa 10 milioni) vediamo che esiste una disparità ancora maggiore che ci induce a riflettere su quanto ci sia davvero di “umano” in noi.

Ma in fondo che male c’è? Essere un super-organismo anzichè un semplice organismo può conferire indubbi vantaggi evolutivi. L’importante è capire come sfruttare al meglio questa ricchezza, anzichè dilapidarla con azioni inconsulte.

Questo è il motivo per cui nel 2015 abbiamo deciso di dare origine al Progetto Microbioma Italiano facendone un modello di citizen science di terzo livello e di mettere in rete questo sito. Perchè le persone possano capire come ottenere il meglio dalla propria flora batterica e cosa fare per mantenerla sana e in armonia con il resto del corpo. Ed inoltre, per costituire la prima banca dati del microbioma della popolazione italiana. In altre parole un atlante della flora batterica che vive in simbiosi con noi e che è unica e particolare proprio come lo siamo noi italiani.

Se tutto ciò ti interessa, ti invitiamo a sfogliare le altre pagine del sito. Siamo certi che troverai risposta ad ogni tua domanda e anche molto di più. Buona navigazione.