Tutti conosciamo ormai il significato dei termini prebiotici e probiotici, ma ancora poche persone sanno che esistono anche dei postbiotici. Di che cosa si tratta?
I postbiotici altro non sono se non i prodotti metabolici di alcuni ceppi prebiotici. Si tratta di sostanze che vanno ad agire in maniera indiretta sui tessuti dell’organismo ospite e/o su altri ceppi batterici contribuendo in questo modo a veicolare gli effetti positivi dei probiotici stessi.
I batteri che si sono dimostrati capaci di attività postbiotica sono alcuni Bifidobacteri, alcuni Lactobacilli, Escherichia Coli Nissle 1917, Faecalibacterium Prausnitzii e Bacteroides Fragilis.
Dagli studi condotti fino ad ora, pare di poter affermare che le sostanze postbiotiche prodotte da questi batteri esercitino effetti antinfiammatori sulla mucosa intestinale. Questo è il motivo per cui i ceppi batterici che li producono vengono comunemente utilizzati per la terapia delle malattie infiammatorie intestinali.
Si sa infatti che la carenza di alcuni di questi ceppi nel microbioma intestinale si associa a una maggiore incidenza di questo tipo di patologie. Al momento non siamo ancora in grado di disporre di postbiotici isolati, ma la velocità cui procede la ricerca in questo settore ci fa pensare che da queste scoperte potranno nascere nuovi farmaci biologici per la terapia delle malattie intestinali.