Il Clostridium Difficile rappresenta attualmente la prima causa di gravi infezioni gastrointestinali intra-ospedaliere. La sua diffusione a livello planetario è ulteriormente aggravata dalla sua formidabile resistenza ai principali antibiotici in commercio. Può essere utile sapere dunque che esiste un prodotto assolutamente naturale che permette di inibire la crescita di questo pericolosissimo opportunista.

Sto parlando dell’olio extravergine di cocco, che per via del suo elevato contenuto di acido laurico, caprico e caprilico, ha dimostrato di essere un ottimo rimedio contro la proliferazione di questo tipo di batterio. E la cosa non dovrebbe stupire più di tanto, visto che è noto che la stessa flora intestinale normale produce questi acidi grassi a catena corta per mantenere in equilibrio il proprio ecosistema.

La cosa affascinante è che l’olio di cocco per funzionare al meglio come antibatterico necessita di venir sottoposto all’azione delle lipasi digestive che lo scindono nei suoi componenti, a dimostrazione del fatto che nulla in natura è lasciato al caso.

Non è noto al momento quale sia l’effetto globale dell’olio di cocco sul microbioma intestinale, nè se il suo effetto antibatterico possa estendersi anche alle specie probiotiche ma, in attesa di ulteriori studi, potrebbe esserne utile raccomandarne l’assunzione – a scopo profilattico – ai pazienti critici ricoverati nei grandi ospedalieri.