Come dice chiaramente il nome, i batteri del suolo costituiscono l’insieme di tutti i microrganismi che vivono nel terreno e il cui compito consiste nel fare per le piante ciò che i probiotici fanno per noi; metabolizzano nutrienti, producono vitamine, antagonizzano patogeni, etc.

Ogni volta che ingeriamo un’insalata di verdure crude, o anche quando le fermentiamo, alcuni di questi batteri, trovano il modo di entrare nei nostri piatti e in questo modo di aggiungersi al nostro microbioma intestinale.

Molti si chiedono se tali batteri (in gran parte appartenenti al genus Bacillus) debbano essere considerati probiotici anche per l’uomo o se, viceversa, possano risultare dannosi, dato che tendono a produrre spore molto resistenti che potrebbero dar luogo a famigle difficili da eradicare in caso di disbiosi.

Le evidenze scientifiche al momento sono davvero scarse e si riferiscono soltanto ad alcuni di questi batteri i quali, non a caso, hanno trovato un uso farmaceutico piuttosto diffuso.

Per quanto riguarda gli altri, ferma restando l’impossibilità di evitarli del tutto, data la loro onnipresenza nei terreni, può essere cauto non assumerne quantità eccessive (sotto forma di pillole), se non dietro specifica prescrizione medica.